Un appuntamento dedicato a educatori, professori che si ritrovano quotidianamente a lavorare sull’intelligenza emotiva ed affettiva dei ragazzi e che purtroppo molte volte trascurano la proria.
Prendersi cura, formare, educare, istruire i ragazzi, richiede un impegno emotivo che il più delle volte non viene affrontato nelle situazioni istituzionali o formative, pertanto l’intento è quello di offrire uno spazio nel quale riporre il carico emotivo che ognuno si porta appresso.
Nello specifico l’attività sarà attivata attraverso lo storytelling e il teatro sociale, tecniche destinate ai non attori per spronare al senso critico e al dialogo, nonché per approfondire tematiche comunitarie, identificare sogni e reinventare futuri.
Guidata da un albo illustrato, dalla tematica del Viaggio dell’Eroe e, quindi, un po’ dalla grammatica delle storie, si parte da un esordio, si risponde alla chiamata all’avventura, si affrontano le difficoltà e l’ignoto, si va verso il lieto fine.
Metafora, questa, della vita in generale ma anche di ogni incontro con una classe, un ragazzo, con un collega, con un dirigente, con un genitore, con tutta la comunità educante.
Qualsiasi esercizio, o libro, o attività saranno di supporto all’attivazione del dialogo e confronto tra partecipanti. Il tutto si svolgerà in modo che emergano eventuali difficoltà, tensioni, emozioni e perchè tutto ciò possa essere condiviso e, di conseguenza, in qualche modo riordinato e attenuato.
Conduttrice
L’intervento sarà guidato dalla dott.ssa Laura Elia docente presso l’area di pedagogia in IUSVE, è da anni impegnata con offerte formative per l’infanzia e l’adolescenza e nella formazione degli adulti che con queste fasce d’età si relazionano. Particolarmente formata sulla metodologia di teatro sociale, il Teatro degli Oppressi e sulla pedagogia di Paulo Freire, opera in vari contesti a supporto del benessere personale e relazionale delle persone, affiancando anche la lettura animata degli albi illustrati e le fiabe quali strumenti educativi. Formatrice presso alcuni centri provinciali CPT.
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