Da quest’anno i giovani dai 20 ai 31 anni (non compiuti) potranno risparmiare sul loro affitto grazie alla manovra stanziata dal nuovo esecutivo del governo Draghi, che permette alle famiglie di prendere case in affitto usufruendo di una detrazione fiscale ai fini IRPEF. In questo articolo esploreremo che cos’è e come funziona questa manovra, come si ottiene il bonus e a chi è rivolto e quanto potranno risparmiare gli studenti sui propri affitti.
Che cos’è il bonus affitto 20-31 anni per i fuori sede?
Con l’aumento dell’inflazione i costi da sostenere per mantenere una casa sono aumentati molto. Per fortuna, c’è una buona notizia per gli studenti fuori sede (non residenti nel comune di riferimento della loro università). Quest’anno potranno usufruire di un’agevolazione che permetterà loro di risparmiare fino a 2000 € sul loro contratto d’affitto.
Quando parliamo di “Bonus Affitto 20-31 anni” per i Fuori Sede facciamo riferimento ad una agevolazione stipulata dal governo Draghi che consiste nella concessione di una detrazione fiscale ai fini Irpef pari al 19%vsul costo del contratto di affitto degli studenti fuori sede che appartengono alla fascia anagrafica dai 20 ai 31 anni (non compiuti), .
Nello specifico, parliamo di un beneficio fiscale previsto dall’articolo 15, comma 1, del Tuir, per gli studenti universitari “Fuori Sede”.
Come funziona il bonus affitto?
Il bonus permette agli studenti di età compresa tra i 20 e 31 anni (non compiuti) “fuori sede” di usufruire di una detrazione fiscale Irpef al loro contratto di affitto per i primi 4 anni e risparmiare fino a 2000€.
La manovra aggiorna con l’art. 16 del TUIR una detrazione già presente nell’art.15, ampliandone il raggio d’azione. Oltre agli studenti intestatari dell’affitto possono ora godere della detrazione anche i genitori intestatari di contratti di locazione stipulati, e sono adesso eleggibili anche i contratti di ospitalità e gli atti di assegnazione in godimento o locazione.
Tuttavia, ci sono alcuni requisiti e caratteristiche necessarie per poter usufruire dell’agevolazione che analizzeremo in seguito più nel dettaglio.
Come ottenerla e quali sono i requisiti?
Come anticipato in precedenza, il requisito principale per poter usufruire dell’agevolazione è essere studenti fuori sede di età compresa tra i 20 e i 30 anni. Tuttavia, al requisito anagrafico si aggiungono anche una serie di condizioni che verranno elencate qui sotto.
- Il reddito complessivo deve essere inferiore a 15.493,71 euro.
- L’università dello studente deve essere ubicata in un Comune distante almeno 100 Km dal
Comune di residenza dello studente o in una Provincia diversa.
- Nel caso di uno studente all’estero, l’università deve trovarsi nel territorio di uno Stato membro dell’Unione europea o in uno degli Stati aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo con i quali sia possibile lo scambio di informazioni lavorative.
- L’appartamento non deve essere lo stesso in cui abitano parenti e affini.
- Il contratto d’affitto deve essere a canone convenzionale ex. legge numero 431 del 1998.
N.B. Quando consideriamo il reddito complessivo dobbiamo comprendere anche il reddito dei fabbricati locati assoggettato a cedolare secca.
Quanto si risparmia ogni anno?
Ma quindi quanto si risparmia esattamente ogni anno grazie alla detrazione fiscale Irpef sul costo dell’affitto degli studenti fuori sede? Per poterlo calcolare non basta altro che fare riferimento alla formula indicata in seguito.
Quanto si risparmia ogni anno? Ecco il calcolo da fare. | |
Calcolo | Risultato |
Canone di affitto X 20% | Detrazione Irpef |
Imposta lorda X detrazione Irpef | Imposta netta |
Badate bene però che la normativa stabilisce un limite (un tetto massimo) alla detrazione fiscale ottenibile che è pari a 2.633 euro. Inoltre, i fuori sede hanno diritto alla detrazione del 19% del loro contratto di locazione soltanto se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro.
Considerando quindi il tetto massimo, i fuori sede potranno ottenere una detrazione per un valore massimo di 2.000 euro per i primi 4 anni del contratto d’affitto.
Ricapitolando: Tra spese di viaggio e trasloco per gli studenti trasferirsi e sostenere le spese di affitto può essere costoso. Tuttavia, chi è iscritto ad un’università fuori dal suo Comune di residenza ha una buona notizia: può recuperare il 19% dei canoni di locazione pagati tramite la dichiarazione dei redditi, calcolato su un importo massimo di 2.633 euro (questo vuol dire che se l’affitto è di 4000 annui verrà comunque preso in considerazione il 19% su una cifra massima di 2.633). Questo vale per i contratti stipulati ai sensi della L.431/98.
Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/bonus-affitti-fuori-sede/