Concorso Ministero dei Beni Culturali pubblicato in Gazzetta Ufficiale: via libera all’assunzione di 250 funzionari amministrativi (area funzionale III – F1) inseriti nella procedura per il reclutamento di 2.133 unità di personale non dirigenziale.
Il bando del concorso è stato pubblicato martedì 30 giugno e di questo se ne occuperà la Commissione per l’attuazione del progetto di riqualificazione delle Pubbliche Amministrazioni (RIPAM). Per quanto riguarda invece l’invio della domanda di partecipazione ci sono pochi giorni a disposizione: la scadenza è entro il 15 luglio 2020.
Dopo mesi di lockdown quindi, ripartono le assunzioni nelle Pubbliche Amministrazioni e anche il Ministero dei Beni Culturali – MIBACT – fa parte degli enti pubblici che hanno necessità di reclutare personale. Per il momento si parte con il reclutamento – con contratto a tempo indeterminato – dei 250 funzionari amministrativi dell’area funzionale III – F1, mentre nei prossimi mesi (o settimane) usciranno anche gli altri bandi di concorso.
Requisiti di ammissione:
- Non ci sono limiti di età (l’importante è avere 18 anni)
- Possono partecipare alla selezione sia i cittadini italiani che quelli appartenenti ad uno stato UE.
- Sono ammessi alla procedura anche gli stranieri in possesso dei regolari permessi di soggiorno.
- E’ necessario godere di diritti civili e pubblici
- Per quanto riguarda il titolo di studio, sono ammessi a partecipare al concorso pubblico per il Ministero dei Beni culturali coloro che hanno conseguito uno tra: laurea, diploma di laurea, laurea specialistica, laurea magistrale.
Le prove:
Il concorso prevede come prima cosa una prova preselettiva ai fini dell’ammissione alla prova scritta. Questa ci sarà solo nel caso in cui – molto probabile – abbiano presentato domanda di partecipazione un numero maggiore al doppio dei posti messi a concorso.
Questa si compone di 50 quesiti a risposta multipla, di cui:
- 25 in ambito attitudinale per la verifica della capacità logico-deduttiva, di ragionamento logico-matematico e critico verbale;
- 5 di lingua inglese di livello B1 del quadro comune europeo di riferimento;
- 20 nelle seguenti materie: diritto costituzionale, diritto amministrativo, contabilità dello Stato e degli enti pubblici.
Successivamente vi è una prova scritta, che si articola come segue:
- 40 quesiti volti a verificare le conoscenze sulle seguenti materie: diritto pubblico, diritto civile, organizzazione e gestione delle pubbliche amministrazioni, contabilità dello Stato, elementi di economia pubblica;
- 10 quesiti relativi a problematiche riguardo gli studi sul comportamento organizzativo. I quesiti descriveranno situazioni concrete di lavoro, rispetto alle quali si intende valutare la capacità di giudizio dei candidati, chiedendo loro di decidere, tra alternative predefinite di possibili corsi d’azione, quale ritengono più adeguata.
Conclude il concorso pubblico una prova orale consistente in un colloquio i sulle materie della prova scritta. Qui, inoltre, si aggiunge l’accertamento della conoscenza della lingua inglese (livello B1) e delle tecnologie informatiche.
Domanda di partecipazione:
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