Sunday, 22 December 2024

#1 Fantascienza indie

Per questo primo appuntamento de I CONSIGLI DEL FABER CINE CLUB vi presentiamo tre titoli sci-fi (science fiction).

Il costo per la realizzazione di un film si è progressivamente abbassato, grazie alla maggiore diffusione delle tecnologie. Le pellicole che vi consigliamo hanno la caratteristica comune di essere realizzate da semplici appassionati di fantascienza con budget estremamente limitati, ma non per questo sono meno valide.

Ecco i nostri consigli della settimana:

Primer (Shane Carruth, USA 2004)

Due giovani inventori squattrinati creano per caso una macchina del tempo, e decidono di utilizzarla per arricchirsi. Il loro piano però produce effetti inaspettati quando le azioni compiute in diverse linee temporali cominciano a interferire.

Questo film è passato alla storia come una rarità, in particolare per via della trama intricata ma ben costruita, che ci ha lasciati col fiato sospeso.

Coherence (James Ward Byrkit, USA 2013)

Durante una cena tra amici, un blackout interrompe la festa. Dopo aver trovato dei bastoncini fluorescenti blu, due di loro si avviano verso l’unica casa della via ancora illuminata per provare ad usare il telefono, incontrando delle persone estremamente simili a loro, con in mano dei bastoncini fluorescenti rossi…

Coherence è stato spesso chiamato “Il Primer della meccanica quantistica” per via dell’attenzione ai dettagli di ogni aspetto della trama e i numerosi colpi di scena.

Time Lapse (Bradley D. King, USA 2014)

Tre ragazzi lavorano come tuttofare in un quartiere residenziale e un giorno trovano in una delle case un grosso macchinario puntato verso la loro finestra. Si rendono conto che la macchina, ogni giorno, stampa una fotografia che ritrae un momento 24 ore nel futuro. Inizialmente sfruttano la cosa per scommettere in sicurezza, ma la situazione si complica quando le fotografie li ritraggono in atteggiamenti sempre più distanti dalla loro personalità.

Questo film esplora il paradosso del veggente: se sapessimo cosa ci succederà, agiremmo diversamente? O forse il fatto stesso di conoscere il futuro ci costringe ad avverarlo?

Creatività ed Eventi